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Ambiguità lucide

Ambiguità lucide esplora il tema dell’ambiguità attraverso la lente del design. Tre appuntamenti mettono in dialogo designer e artisti con figure attive sul territorio e dando spazio ai loro progetti.

PROGRAMMA

18.09.2025

Giuseppe Lo Cascio

(artista visivo)

In conversazione con Francesca Bongioanni
(conservatrice della Fondazione Alinari per la Fotografia)

17.10.2025

Carlo Bramanti

(designer e autore)

In conversazione con Simone Paternich (designer e professore all’ISIA di Firenze)

10.11.2025

Elena Zaghis

(designer)

In conversazione con Alessandro Panunzi (professore di linguistica all’Università di Firenze e direttore del corso di perfezionamento in Intelligenza Artificiale e Discipline Umanistiche)

L’ingresso è gratuito, ma i posti sono limitati, registrati ora!

Ambiguità lucide nasce da una sensazione sempre più condivisa: quella di essere immersi in una realtà che genera ambiguità in modo sistematico e in cui la molteplicità delle interpretazioni diventa la norma.

E se l’ambiguità fosse una strategia, un dispositivo o persino uno strumento? E se così fosse, può essere osservata tramite la lente del design o in un’ottica legata alla progettazione?

L’ambiguità è da sempre parte intrinseca della natura umana e dei suoi meccanismi interpretativi, ma anche caratteristica costante di progetti, politiche e linguaggi. Oggi l’ambiguità sembra non essere più un’eccezione, ma una condizione seducente e intrattenitrice.
“Le esperienze di ambiguità non sono mai state così numerose nella vita quotidiana come oggi” argomenta con criticismo il ricercatore in comunicazione strategica Olaf Hoffjann; “in un mondo in continuo cambiamento, abbraccia l’ambiguo” suggerisce Linda E. Ginzel, esperta in psicologia manageriale e leadership. Da una parte l’ambiguità è un concetto che mantiene le sue sfumature negative, dall’altra si racconta come una competenza da sviluppare per potersi muovere nella società contemporanea.

Ambiguità lucide propone una riflessione su questo paradosso del presente. A partire dalle pratiche e dai progetti degli ospiti la rassegna indaga questo paradosso contemporaneo: perché siamo intrattenuti dall’ambiguità pur riconoscendone gli artifici e le illusioni? Cosa implica questa abitudine all’ambiguo nei nostri spazi, nelle nostre memorie, nei nostri pensieri? Stiamo imparando a convivere con versioni distorte e manipolate della realtà?

Abbiamo cercato di mantenere la lucidità nell’approfondire l’ambiguità.
Trovi il PDF con le reference e il nostro percorso qui.

Se hai un’idea di cui vuoi parlare, scrivici a drops@almagreal.com

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