ottod’Ame SS / La Partenza
ottod’Ame
Bene arrivata, signorina.
strategy – creative&art direction – copywriting&storytelling – illustrazioni – location&model scouting – produzione – photo&video direction – soundtrack selection – editorial design
Una nave che prende il largo. Un luogo chiuso eppure apertissimo. Di una bellezza quasi brutale, come l’isola che ci ha accolti. È la SS di ottod’Ame.
Quando l’idea ha iniziato a prendere forma, ci siamo resi conto che era davvero una sfida. Una di quelle che ti tolgono il sonno e spingono il limite sempre oltre. Esattamente quelle che piacciono a noi! Ci immaginavamo già lì, tra le mura dove il tempo lascia forte il suo segno e il frinire delle cicale. La verità? È stato molto più bello di quello che ci aspettavamo.
Da questa parte, prego.
Siamo partiti come partiamo sempre per un lavoro: con uno schedule fitto di orari e una lista di to do che al primo sguardo sembra sempre impossibile da portare a compimento. Il riuscire a condensare, scadenzare e schedulare tutto nei minimi dettagli è uno dei nostri punti di forza. La strategia, che è il nostro pane quotidiano, entra in gioco prepotentemente anche quando siamo sul campo e i minuti sono più preziosi che mai. Tutto il team con cui lavoriamo conosce il nostro modo di lavorare e sa quanto la concentrazione sia fondamentale. Il risultato è davanti ai vostri occhi.
Davanti ai suoi occhi, paesaggi profondissimi.
Isola e isolata. In una solitudine che non è smarrimento ma scoperta, di tempo da assaporare col proprio tempo e di spazio a cui fare spazio negli occhi e nel cuore. Tra sabbia finissima e muri polverosi, si è liberi di riappropriarsi si una dimensione quasi primitiva. La meraviglia ancestrale della natura e il silenzio assordante non intimidiscono. Tutto sembra un’ode alla bellezza. Quella selvaggia e primitiva del luogo e quella delicata e rispettosa di Nosya, la protagonista di questa SS ottod’Ame.
La dolce inquietudine afferra il respiro.
Dalle crepe dei muri trasuda il desiderio di libertà e affiora lenta una storia. È una partenza, o forse un ritorno. È canto di grilli e di cicale. È lo smarrimento che ti assale quando senti di appartenere davvero a un posto. A un momento. A un filo d’erba e a un raggio di sole. Esattamente come quando comprendi che niente accade per caso e che i dettagli che normalmente sfuggono allo sguardo sono così potenti e tangibili da poter sentire ancora sulla pelle suoni e profumi.
Nero su bianco.
Lo diciamo a gran voce: niente rende giustizia a uno shooting intenso come quello di cui stiamo parlando come un catalogo cartaceo. Certo, c’è un gran lavoro dietro ogni pagina, fatto di ricerca e di attenzione ai più piccoli particolari. Ma la soddisfazione del vedere le immagini che già avevamo amato sul monitor stampate sulla carta scelta, non ha davvero eguali.
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