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Il gusto di Xinge

Il gusto di Xinge

Spazio al Sentire Contemporaneo.

branding – strategy – naming – copywriting – visual identity – packaging

Uno spazio che è più di uno spazio. Un ristorante che è più di un ristorante. Una Chef che è più di una chef. Firenze si accende con Il gusto di Xinge e almagreal brilla d’orgoglio.

Coraggio. Amore. Tenacia. Queste sono le prime tre parole con le quali Xin Ge Liu e Lapo Bandinelli ci hanno parlato del loro progetto, un nuovo e grande ristorante che fosse la naturale emanazione e una contemporanea evoluzione di Il Gusto Dim Sum, il primo loro spazio aperto a Firenze. Tre parole che abbiamo approfondito nei campi semantici, smontato e rimontato per dare vista a un nuovo orizzonte, avvicinato e allontanato per cambiare prospettiva e creare un nuovo sguardo, come sempre facciamo in almagreal. Da lì siamo partiti per creare una nuova identità sostenuta da una strategia forte, chiara e suggestiva. L’identità di Il gusto di Xinge.

Coraggio, per mettersi in gioco e sfidare l’abitudine.
Tenacia, per inseguire una visione e darle forma.
Amore, per creare desiderio e costruire bellezza.

Quando un nome diventa brand.

Sin dall’inizio, non abbiamo avuto dubbi. Un nuovo spazio, un nuovo percorso, un nuovo nome. Di più, un nuovo brand, che si allontanasse dalla connotazione generica e già sentita de Il gusto Dim Sum. Con altrettanta certezza abbiamo quindi scelto di dare a Xin Ge un ruolo da protagonista già nel nome del ristorante. Sono sue le ispirazioni che portano alla nascita dei piatti, percorsi visivi, frutto di una ricerca costante che si nutre di suggestioni poetiche e patinate prima di diventare creazioni dove il gusto non è solo quello dato dal perfetto equilibrio dei sapori ma anche quello estetico, quasi artistico. Il gusto di Xinge, appunto. 

L’X-Factor di Xinge.

Il primo passo per la costruzione del nuovo branding è stato realizzare un nuovo marchio, su cui costruire un brandvironment che restituisse la ricercatezza, la contemporaneità e la visione di Xin Ge e Lapo. Un marchio pulito e incisivo, dove linee scabre ed essenziali vengono ammorbidite dalla rotondità del segno della G, ispirata al portale passaggio presente nel locale. L’infinito del cerchio e il rigore dei tratti, per sintetizzare un percorso idealmente senza fine, guidato e sorretto da volontà ferrea e da personalità forte.

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Il gusto di Xinge. Ma chi è Xinge?

Essere etereo e dolce, deciso e pungente.
Xinge ha negli occhi il mondo che verrà e nel cuore la delicatezza dei colori e delle forme.
Sa vedere. Sa sentire. Sa creare. Forza e fuoco. L’acutezza della visione e la stravaganza dei sapori.

Xinge è alternativa, ribelle, icon.

Per ogni piatto Xinge crea una moodboard che parla di arte, fashion, emozione. Esplosioni di colori e forme che trovano poi vita nel bilanciamento dei profumi e dei sapori, tra equilibrio estetico e di gusto.

Xinge è il cuore. Xinge è il fulcro. Xinge è il centro. E intorno a lei abbiamo costruito un universo.

Protagonista e palcoscenico.

Il gusto di Xinge accende i viali di Firenze. Lo studio di architettura b-arch ha creato una sorta di acquario luminoso, creando un punto riconoscibile e forte in una zona appena fuori dal centro storico. Eleganti e minimali i segni che fanno da richiamo alla cultura orientale, forti e assertivi i dettagli che fanno spazio alla contemporaneità. Nel locale, i passaggi da un ambiente all’altro sono ideali portali con forme morbide, a richiamare le antiche porte cinesi e gli infiniti significati racchiusi nel cerchio. Per il colore, le nuance del rosso mattone caldo – derivazione contemporanea ed elegante del rosso delle lacche cinesi – vanno a contrasto con un blu china acceso, a dare piccoli tocchi. Essenzialità ricercata ed elegante. 

L’arte del menu.

Potevamo limitarci alla classica carta? Non è nel nostro DNA! Per il menu abbiamo studiato un supporto modulare che riporta al mondo dell’arte e dei vernissage, creando un dinamismo visivo che riflette la dinamicità e la costante evoluzione di Xin Ge e Lapo. Macro di foto con interventi di blu china suggeriscono una storia e lasciano campo alla suggestione, i piccoli componimenti che introducono ogni piatto vogliono invece essere un assaggio ideale del percorso interiore che ha portato la chef alla realizzazione della singola portata. Supporti diversi per i diversi momenti della giornata.

Un universo, una voce.

Come sempre, quando costruiamo un brand, non lasciamo niente al caso. La stationary, l’immagine coordinata, le business card, i supporti interni al locale e tutto ciò che parla de Il gusto di Xinge deve essere legato da un fil rouge. Anzi, in questo caso da un fil blue. Niente è lasciato al caso, tutto ha il tone of voice che abbiamo pensato e modulato per Xin Ge e Lapo. Ci piace pensare che anche il più piccolo dei supporti possa diventare un’occasione di far parlare il brand. Anche quando si tratta di una piccola box che diventa uno scrigno in cui inserire un dolce, dono di chi ha sperimentato la cucina de Il gusto di Xinge.

Oltre i cocktail, oltre i drink.

E proprio perché tutto deve parlare, modulare e intonare la stessa melodia, la realizzazione del naming e del branding del cocktail bar presente all’interno del locale ci è sembrata una scelta naturale. Dalla matrice del nuovo brand, nasce il logotipo di secondo livello che dà vita a Drinx. Nel marchio, la D iniziale è generata dalla G di Xinge e la X chiude il nome dando un twist di differenziazione sonora e visiva, collegandosi in maniera diretta e inequivocabile al brand originario. Semplice? Sì, lo diciamo con orgoglio. Con altrettanto orgoglio diciamo che è efficace, musicale, chiaro. E che  – cosa per noi fondamentale – funziona!

Architect B.Arch

portrait photo credit Le Officine

interior photo credit Mike Tamasco

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