Le voci che si abbassano, le poltroncine in velluto, la penombra che diventa buio e l’emozione di stare per assistere a uno spettacolo. E le storie, che si intrecciano e dipanano, che si spezzano e riallacciano come spezzoni di pellicola. Lo spettacolo sta per iniziare e la protagonista è lei, Florya, la nostra donna ottod’Ame.